martedì 5 ottobre 2010

"Tienti dritto e sorridi" - invito alla nonviolenza di Giuseppe Lanza del Vasto

Tieniti dritto e sorridi / fallo in ogni tempo, all’ora del cattivo umore / come all’ora del buon umore, / davanti a quelli che ti piacciono / e a quelli che ti ripugnano / nell’agiatezza e nelle strettezze / nella miseria o l’opulenza. / La malattia o la salute, / tieniti dritto e sorridi / tra coloro che si precipitano, / coloro che si agitano nel vuoto / o si urtano gli uni gli altri / tieniti dritto e sorridi / tra coloro che si fanno largo a gomitate, / coloro che tendono le mani per prendere, / o che si arrampicano e si destreggiano, / tieniti dritto e sorridi / tra coloro che discutono, / e coloro che si ingiuriano, / coloro che stringono i pugni, / coloro che brandiscono le armi, / tieniti dritto e sorridi / nel giorno della collera / e dello sbandamento, / quando tutto crolla e brucia, / tu solo in piedi nel panico, / tieniti dritto e sorridi / di fronte ai giusti dalla nuca rigida, / i giudici dalle virtù taglienti, / gli importanti che si dimenano, / tieniti dritto e sorridi / sia che venga fatto il tuo elogio, / sia che ti si sputi in faccia, / tieniti dritto e sorridi / a casa con i tuoi, / tieniti dritto e sorridi, / di fronte alla tua amata, / tieniti dritto e sorridi. / Nei giochi e nelle danze, / tieniti dritto e sorridi. / Nella veglia e i digiuni, / tieniti dritto e sorridi / solo nell’alto silenzio, / tieniti dritto e sorridi / al limitare del grande viaggio, / anche se i tuoi occhi piangono, / tieniti dritto e sorridi. // (Giuseppe Giovanni Lanza del Vasto, Tienti dritto e sorridi).

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