I.3
Un Dio lo può. Ma un uomo, sì, seguirlo
saprà attraverso la lira sottile?
E' spaccato di dentro: ove in due vie
s'incrocia il cuore, Apollo non ha tempio.
Un canto insegni tu, che non lusinga,
non è brama di cosa che s'afferra.
Il canto è Esserci. Facile a un Dio.
Ma siamo noi? E quando volge lui
all'esser nostro la terra e le stelle?
Se ami, ragazzo, tu non sei per questo,
s'anche irrompe la voce in bocca - un tale
impeto sappi obliare. Si perde.
In verità, altro soffio è il canto: un soffio
nel nulla. Un alitare nel Dio. Un vento.
Rainer Maria Rilke, Die sonette an Orpheus, 1926
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