sabato 5 luglio 2008

Un Michael Moore oversize: Sicko


SICKO

Di Michael Moore, Documentario, Usa 2007, 120’

Se pensavate che la malasanità fosse un problema tutto italiano, beh, adesso potete ricredervi. E’ Michael Moore ad affermarlo con il suo “Sicko” (dall’inglese sick, malato), l’ultimo documentario antiamericano del cineasta oversize, nemico schierato di Bush. A dirla tutta, Moore ci appare ancora una volta un oversize sia fisicamente che ideologicamente; riusciamo persino a tirare un sospiro di sollievo quando ci rendiamo conto che è una fortuna vivere ed essere curati in Italia piuttosto che negli Stati Uniti. Sembra un paradosso. Che dire poi di Inghilterra e Francia, con un sistema assistenziale senza pecche? E la Cuba di Fidel? L’isola caraibica non è solamente un paradiso per turisti e per gli amanti dei sigari e tanto altro, ma possiede uno dei sistemi sanitari più efficienti del mondo. L’erba del vicino (anche quello più lontano) è, dunque, sempre più verde. Lo è soprattutto per gli americani, il cui Paese è diventato un inferno e le compagnie di assicurazione sanitaria pare abbiano firmato un patto col Diavolo pur di garantirsi guadagni miliardari a spese della salute (o meglio, delle malattie) della popolazione. A sporcarsi le mani col sangue dei cittadini non sono solo le suddette compagnie assicurative, ma soprattutto il caro Bush e tutto il suo entourage. Ma i guai seri erano cominciati con Nixon, che ha passato il testimone a Reagan e via dicendo, con una breve parentesi Clinton, svanita in una bolla di sapone. Perché? Perché un sistema sanitario gestito dallo Stato pareva, agli occhi delle masse poco vigili, il segnale inequivocabile di una pericolosissima e imminente vittoria del comunismo in America. Che paura! Dunque il sistema sanitario statunitense, complice la passività e la scarsa lungimiranza del popolo americano, come ci informa Moore, è interamente gestito da privati: la Cigna o l’Humana, sono soltanto due dei nomi più aberranti di compagnie assicurative che quotidianamente si arricchiscono alle spalle delle fasce più sfortunate della popolazione nordamericana. Per intenderci, il tasso di mortalità infantile negli Usa è più alto che in Costa Rica e l’aspettativa di vita degli americani è più bassa che in molti altri Paesi.Inoltre, in America, non si guarda in faccia a nessuno. Non conta neppure essere stato un eroe per la patria. Lo stesso ‘trattamento’ sanitario, infatti, è stato riservato ai volontari e ai soccorritori che prestarono il loro aiuto per stanare cadaveri e superstiti dalle macerie delle Torri Gemelle. Nemmeno per loro lo Stato ha avuto pietà; coi polmoni a pezzi e i debiti fino al collo, hanno dovuto aspettare che Moore li conducesse con un barca a Cuba per essere curati, praticamente gratis. E a Guantanamo, i bracci destri di Al Qaeda vengono curati con le migliori intenzioni, con le migliori attrezzature e, ovviamente, gratis. Il consiglio di Moore: non partite per gli Stati Uniti se non avete un’assicurazione sanitaria del vostro Paese. Rischiereste di pagare ben 12,000 dollari per una caviglia fratturata. E in questo caso non vi sarebbe andata poi molto male.

E.L.C.

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