giovedì 1 ottobre 2009

Le conseguenze dell'amore [di Elda Lo Cascio]













Di Paolo Sorrentino
Con Toni Servillo, Raffaele Pisu, Olivia Magnani
Drammatico, Ita 2004, 100’


E’ ambientato a Lugano “Le conseguenze dell’amore”, il secondo lungometraggio del regista napoletano Paolo Sorrentino presentato a Cannes nel 2004.
Il protagonista è Titta Di Girolamo (Toni Servillo), un uomo di cinquant’anni dal nome frivolo, ma con una vita, a suo dire, noiosa. Di Girolamo vive da quasi dieci anni in Svizzera, lontano dalla famiglia, fa uso di eroina una volta la settimana (ma non per questo si definisce un drogato), appartiene alla “setta” degli insonni. A interrompere la routine quotidiana ci sono le cene con gli ex proprietari dell’albergo, ormai caduti in disgrazia, gli sguardi della bella barista dell’hotel (Olivia Magnani), di cui Titta si innamora, e l’arrivo periodico di una valigia il cui contenuto viene depositato da Di Girolamo in persona in una banca svizzera.
Alla prima parte del film, incentrata sulla vita del protagonista e sulla sua monotona routine quotidiana, fa da contraltare la seconda, più dinamica, in cui irrompe nella vita di Titta la malavita organizzata per cui presta “servizio” da anni. A metterlo nei guai sarà l’amore (o ciò che Di Girolamo pensa di provare) per la barista, della cui vita Titta in realtà non conosce nulla, ma che l’uomo vuol conquistare o “comprare” (come gli rimprovera lei in un dialogo davanti ad un’automobile da centomila dollari) con regali e denaro.
In un mondo fatto di solitudine, di gesti meccanici e ripetitivi, in cui l’assenza di un dialogo vero segna inevitabilmente le vite dei protagonisti, l’unico modo che Titta conosce per relazionarsi con gli altri è quello che ha imparato lavorando per la malavita.
La sottrazione di denaro sporco verrà pagato a caro prezzo da Titta Di Girolamo, che subirà le conseguenze della propria ontologica incapacità di amare autenticamente: ma sarà proprio perdendo la vita che Di Girolamo, paradossalmente, riuscirà a riappropriarsene.

Elda Lo Cascio (1/10/2009)

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