Ci saremmo aspettati molto di più da Darren Aronofsky, autore di un film cult come “Requiem for a dream”, non fosse altro per il fatto che abbiamo dovuto attendere cinque anni la sua ultima fatica “The Fountain”, un fantasy drammatico carico di simbologia che però finisce col collassare su se stesso. 96 minuti di puro delirio attraverso un viaggio temporale che alterna la Spagna dei conquistadores all’America attuale fino a giungere in un futuro lontano in cui è rimasto soltanto un uomo, l’unico sopravvissuto nell’intera galassia. La storia è incentrata sulla ricerca dell’immortalità che scaturisce dall’albero della vita. Il protagonista del film è Tommy Creo (Hugh Jackman), uno scienziato che al giorno d’oggi cerca un rimedio al cancro di cui è vittima la moglie Izzy (Rachel Weisz). Nella ricerca di un antidoto alla morte, Tommy capirà che l’immortalità non rappresenta la via per la salvezza e per la felicità, ma che la morte è invece, citando una frase ricorrente del film, “l’unica via per lo stupore”. Il film dal vago sapore new age non riesce a fondere i troppi elementi simbolici disseminati al suo interno: la ricerca dell’albero della vita, la cacciata dal Paradiso terrestre, la sapienza Maya, per concludere con un assaggio di saggezza Zen. Non basta il premio Oscar Rachel Weisz, compagna di Aronofsky, a riscattare il film. Il regista newyorchese ha precisato in un’intervista a Venezia che il significato del film sta nella consapevolezza che la morte fa parte dell’esperienza umana e che il destino degli uomini sta nella possibilità di scelta e nel compimento degli errori. Aronofsky ha, inoltre, raccontato l’odissea che ha dovuto vivere per girare e distribuire “The fountain”, un film difficile per i produttori che non se la sentivano di investire in questo lungometraggio a metà fra la fantascienza e storia d’amore. La bella e sorridente Rachel Weisz si è dichiarata onorata di aver lavorato con Aronofsky, padre del suo bambino, e di non aver avuto paura della morte durante le riprese del film. Unica nota pregevole di “The Fountain” la fotografia e gli effetti visivi, creati ricomponendo al computer un collage di immagini precedentemente girate.
E.L.C.
2 commenti:
Premesso che non abbiamo letto niente di quello che ha scritto (XD), le vogliamo beneee!!
Silvia S. (LA TORCIA UMANA): "Ho sempre saputo che lei era la migliore! Mi sono affezionata..."
Emanuela T. (LA COSA): "Potrei portare dieci brani su diciassette di classico latino? Visto che stanno cominciando i saldi..."
Roberta A.(LA DONNA INVISIBILE): "Venga a mare con noi uno dei prossimi giorni! :D"
Gaetano F.(MR.FANTASTIC):
"Proooof, che seria che è col blog! E non sapevo fosse appassionata di buon cinema, i miei complimenti! Comunque, non la dimenticheremo facilmente! Grazie di tutto!"
Un bacio!
PS: siamo tutti d'accordo con la proposta di Emanuela, ehehehe...
Carissimi!
Come ci siete arrivati sul mio blog? Comunque sia, sono contentissima che mi abbiate scritto!
Dunque, per quanto riguarda i saldi di fine stagione, che dirvi? Per il latino non valgono...il prof.La Spina potrebbe seriamente arrabbiarsi se non ve lo chiedo...e poi ricordatevi che in commissione c'è qualcun altro che potrebbe farvi domande di classico. Dunque, STUDIATE!
Per il mare, perchè no? L'invito è valido anche se vi chiedo tutti i brani di classico ? :-)
Un'ultima cosa (ma non per questo meno importante): anche io mi sono affezionata a voi e vi voglio beneeee!
Baci,
Elda (alias prof.di greco)
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