Era l’estate del 2000 quando mi ritrovai a partecipare alla selezione per uno stage organizzato dal comune di Palermo e riservato a sei giovani registi palermitani in erba, o presunti tali, e ad altrettanti registi palestinesi (in realtà ne vennero a Palermo solo quattro). Quando mi sedetti a discutere con Gregorio Napoli (lo conoscete tutti, no?) che mi faceva domande sulla storia del cinema russo, sul cambiamento epistemologico che il cinema stava affrontando a causa del digitale,sul senso del muto in Chaplin (!?!) mi sentii un po’un pesce fuor d’acqua e dicevo fra me e me: “Cosa ci faccio qui?”. Poi passai nelle mani di Mario Bellone e non ricordo nemmeno più di chi altri. Mi alzai soddisfatta delle mie risposte e del fatto che in ogni caso il partecipare alla selezione era stata per me una bella esperienza. Quando ricevetti la telefonata che mi comunicava che ero stata scelta fra i sei partecipanti allo stage, non potei trattenere un urlo di gioia. Ce l’avevo fatta! E così cominciarono quindici frenetici giorni per la realizzazione del medio-metraggio “Sicilia: terra di speranza e di incontro”. Ricordo quell’esperienza come una delle più divertenti della mia vita e soprattutto ricordo con affetto tutti coloro che vi presero parte, soprattutto Nagy Rizk (vero maestro e uomo di cinema )e, ovviamente, il mio caro amico Alessandro Aronadio. Adesso che sono passati otto anni, alcuni di noi hanno preso strade del tutto diverse da quelle ipotizzate un tempo. Qualcuno continua ad occuparsi di cinema per hobby, più che per mestiere (come me), e qualcun altro sta per girare la sua opera prima dal titolo “Aspettando Godard”…. Alessandro sei un grande! In tuo onore, caro Aronadio, inserisco nel blog il comunicato stampa del 2000 che parlava del “nostro”stage “Palermo-Betlemme”. Al più presto inserirò il trailer del tuo film. In bocca al lupo, Ale! La tua amica locax.
Storie, colori, radici, contaminazioni. Una Palermo vista dal buco della serratura, raccontata dalle telecamere di un gruppo di giovani registi, sei siciliani e quattro palestinesi. E' il risultato dello stage di cinematografia che si è svolto a Palermo dal 3 al 19 luglio, promosso dall'Assessorato all'Informazione e dall'Assessorato alla Cultura del Comune, e diretto dall' associazione "Multirifrazione Progetti" con la Nuova Università del Cinema e della Televisione di Roma, nell'ambito delle iniziative di "Palermo-Betlemme 2000". Il video, dal titolo "Sicilia: terra di speranza e di incontro", e della durata di 30 minuti, è stato presentato ieri sera a Villa Niscemi. Sono intervenuti l'Assessore all'Informazione Alberto Mangano, l'Assessore alla Cultura Giusto Catania, l'Assessore alla Promozione della persona della famiglia e della comunità, Giuseppe Bruno, Ali Rashid, primo segretario della delegazione palestinese in Italia, il critico cinematografico Gregorio Napoli, i cinque tutor dello stage, tre di nazionalità araba e due italiani, e naturalmente gli allievi che hanno firmato la regia, la sceneggiatura e la fotografia del mediometraggio: Zuher Belbisi, Abdallah Baker, Farid Shahin, Asbraf Assaifi, Alessandro Aronadio, Marina Di Giorgi, Paolo Iraci, Elda Lo Cascio, Daniela Paternostro, Sergio Ruffino, il più giovane del gruppo, appena ventenne. "Il cinema si rivela con quest'esperienza un potente strumento dl comunicazione - ha commentato l'Assessore Alberto Mangano - I ragazzi hanno potuto scoprire, attraverso il linguaggio cinematografico, un sentire comune, un profondo legame tra la Sicilia e il mondo arabo. E dal punto di vista politico quest'attenzione culturale è importantissima per avviare un dialogo nell'area del Mediterraneo". Entusiasti gli ospiti palestinesi: "E' stata un'esperienza emozionante sotto tutti i punti di vista - ha detto uno dei tutor, Hatem Abeb Sabra - sotto l'aspetto culturale, ma anche dal punto di vista umano". Il video verrà trasmesso dalla televisione satellitare pubblica palestinese, e il prossimo ottobre, nell'ambito della rassegna palermitana di cinema palestinese, mentre il ciclo di manifestazioni di "Palermo-Betlemme 2000" - inaugurato lo scorso dicembre con due concerti, nella chiesa Santa Caterina di Betlemme e al teatro Massimo di Palermo - proseguirà in autunno con un convegno multiculturale sull'identità, l'economia e il futuro dei popoli del Mediterraneo.
21 luglio 2000
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